
La Fondazione Agrion, realtà piemontese specializzata nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative per l’agricoltura, sta mettendo a punto un algoritmo che consentirebbe agli agricoltori di ridurre del 30% il consumo d’acqua per l’irrigazione. Questo sistema assicura infatti la regolazione in base alle effettive necessità dei terreni, grazie all’utilizzo di sensori per rilevare l’umidità del suolo. Inoltre, è stato sviluppato il software per un’App che permette agli agricoltori di consultare in tempo reale le informazioni raccolte dalla centralina e controllare l’impianto di irrigazione.
Addio agli sprechi
“I risultati sono promettenti – spiega all’Ansa Giacomo Ballari, presidente di Agrion -. Senza contare che la possibilità di gestire gli impianti di irrigazione da remoto è un supporto notevole soprattutto in caso di frazionamento fondiario, molto diffuso in Piemonte”.
In questo modo, gli agricoltori potrebbero spegnere o attivare l’impianto di irrigazione quando necessario, evitando sprechi e stress idrici dannosi alle piante. Agrion si dedica da oltre 15 anni allo sviluppo di strategie di irrigazione innovative, utilizzando sistemi di microirrigazione che consentono un’ottimizzazione dei consumi fino al 60%.
C’è già lo “spazio” per l’acqua piovana
La Fondazione si è inoltre dotata di un microinvaso da 5.300 metri cubi per raccogliere l’acqua piovana senza intaccare le falde. Si tratta perciò di una strategia fondamentale per rispondere ai periodi di siccità.