Conosciuto come “la Pompei sommersa”, il parco archeologico sommerso di Baia è un’area marina protetta a nord del Golfo di Napoli che fa parte del contesto dei Campi Flegrei. Sotto il livello dell’acqua, seduti su battelli dal fondo trasparente, tra alghe, stelle marine e branchi di castagnole si possono ammirare sculture, mosaici, colonne e porzioni di strade: una vera emozione, come ha anche descritto Alberto Angela in una puntata del suo “Meraviglie”.

La costa si è inabissata
In questo tratto di zona costiera, intorno al I secolo a.C. c’era una fiorente stazione climatica, la cui villa imperiale, il Pausilypon, era il principale edificio. Si tratta di una zona d’origine vulcanica in cui si manifesta il bradisismo, che consiste in un innalzamento o abbassamento del livello del suolo molto veloce rispetto ai tempi geologici. Per questo motivo il parco archeologico di Baia si trova sott’acqua: negli ultimi 2000 anni, il fenomeno ha causato un inabissamento della costa di 6-8 metri.