L’acqua del rubinetto è buona, dicono gli italiani. Eppure nel nostro Paese persiste uno stano paradosso. Benché la maggior parte dei cittadini riconosca la bontà dell’acqua di rubinetto, un’ampia fetta della popolazione preferisce acquistare quella in bottiglia.
Sicura, comoda, sostenibile
L’acqua del sindaco è apprezzata per la sua qualità, praticità e sostenibilità. Tuttavia, nonostante sia promossa dall’83,4% della popolazione, gli italiani rimangono i principali consumatori europei di acqua imbottigliata. Questo comporta gravi conseguenze per l’ambiente, a causa della produzione e dello smaltimento massiccio di bottiglie di plastica.
L’indagine annuale
I dati sono le principali evidenze di una ricerca condotta con metodo CAWI su un campione di 1.300 cittadini tra il 7 e l’11 marzo 2024. L’indagine è stata realizzata da CSA Research per Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. La ricerca è al centro di una grande campagna di informazione per promuovere l’uso dell’acqua del rubinetto, che inizia proprio in occasione del World Water Day (la Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra il 22 marzo) e prende le mosse dall’esempio dato dai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, che portano sempre con sé la propria borraccia e bevono tutti i giorni l’acqua dell’acquedotto.
Prevenire i pregiudizi
Il ceo del Gruppo CAP, Alessandro Russo, ha sottolineato la necessità di combattere i pregiudizi sull’acqua del rubinetto, spesso basati su timori infondati come la presenza di calcare. Questa campagna mira a promuovere un cambiamento di mentalità, poiché bere acqua del rubinetto è un gesto semplice ma significativo per preservare l’ambiente.
Perchè consumare l’acqua del rubinetto
Le motivazioni alla base del consumo di acqua di rubinetto sono molteplici. La comodità, la sostenibilità, la sicurezza e il costo accessibile sono solo alcuni dei fattori citati dagli intervistati. Tuttavia, nonostante queste evidenti vantaggi, una parte significativa della popolazione continua a preferire l’acqua in bottiglia. L’Italia, infatti, spicca per il suo elevato consumo di acqua imbottigliata, con numeri che superano la media europea e ci pongono al secondo posto mondiale dopo il Messico. Questa abitudine ha un impatto devastante sull’ambiente, con milioni di bottiglie di plastica che diventano rifiuti ogni anno.
Anche le borracce non sono (ancora) una soluzione: sebbene siano ampiamente diffuse, solo una minoranza le riempie con acqua di rubinetto, vanificando così il loro impatto positivo sul Pianeta.
Conclusioni
In conclusione, la promozione del consumo dell’acqua di rubinetto e l’adozione di comportamenti più sostenibili sono cruciali per mitigare l’impatto ambientale derivante dal consumo eccessivo di acqua in bottiglia. Solo attraverso un cambiamento di mentalità e abitudini possiamo sperare di preservare le risorse idriche del nostro Pianeta per le generazioni future.