Aspettare un bambino è uno degli eventi clou della vita. Le 40 settimane di attesa, però, sono anche cariche di ansia e aspettative. Per vivere al meglio il periodo della gravidanza, una corretta idratazione può essere d’aiuto sia alle future mamme sia al bebè. L’assunzione di un giusto apporto di acqua durante la dolce attesa è essenziale, poiché il corpo della donna cambia e, con esso, anche le sue necessità.
Le funzioni dell’acqua quando si aspetta
Nei mesi di gravidanza, le funzioni che l’acqua svolge per il corpo sono ancora più rilevanti. L’acqua serve infatti per l’eliminazione delle tossine, come aiuto alla digestione, per l’assorbimento delle sostanze nutritive essenziali provenienti dall’alimentazione. Tutti aspetti fondamentali affinchè l’organismo della mamma sia in salute, così da assicurare la crescita ottimale del bambino. Quando non si è correttamente idratati in gravidanza, si rischia di incorrere in infezioni alle vie urinarie, in lipotimie (sensazione di improvvisa debolezza) per ipotensione e in crampi muscolari, prevalentemente notturni.
Corretta idratazione per la salute del bebè
L’acqua assume un ruolo cruciale in dolce attesa perché è necessaria anche per produrre il liquido amniotico. Questo è il fluido che circonda il feto e aiuta ad aumentare il volume del sangue necessario per la vascolarizzazione della placenta, che consente lo scambio materno-fetale delle sostanze nutritive basilari.
“La disidratazione può provocare complicazioni sia per la madre che per il feto, come un basso quantitativo di liquido amniotico, difetti del tubo neurale e rischio di parto prematuro” spiega il professor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation. “Alle future mamme si consiglia quindi, di scegliere acque minerali bicarbonate, con un buon contenuto in calcio e un basso tenore di sodio, per contrastare l’acidità gastrica e di assumerne giornalmente circa 2 litri per mantenere l’equilibrio idrico del corpo”.