Ogni roccia della superficie lunare potrebbe generare l’acqua. Lo dichiarano gli esperti dell’agenzia statunitense National Aeronautics and Space Administration, meglio nota come Nasa, evidenziando che l’impatto delle particelle scagliate dal vento solare alla velocità di 450 km/s sulla superficie della Luna arricchisce il nostro satellite di tutti gli “ingredienti” utili per ottenere l’acqua. Di conseguenza, la possibilità di costituire sulla Luna colonie umane diventa meno fantascientifica e più realistica.

Una questione ancora aperta
In una pubblicazione sul “Journal of Geophysical Research: Planets” gli studiosi spiegano cosa succede quando il vento solare si imbatte sulla superficie lunare. In pratica, i flussi di protoni che arrivano dalla nostra stella interagiscono con gli elettroni presenti sulla Luna, producendo atomi di idrogeno che si spostano sulla superficie e si legano a quelli di ossigeno e alla silice e alle altre molecole che costituiscono il suolo lunare. Idrogeno e ossigeno insieme formano l’idrossile, un componente dell’acqua.  Ancora da chiarire l’origine di questi composti che si formano sulla Luna: secondo alcuni sarebbero riconducili proprio al vento solare, mentre secondo altri sarebbe stato l’impatto di un meteorite a dare l’avvio alle reazioni.