Sono sopratutto le ragazze, ma anche le bambine, ad avvicinarsi al nuoto sincronizzato. Una disciplina che mette insieme, magicamente, nuoto, danza, ginnastica artistica facendo sembrare le evoluzioni in acqua facilissime e aggraziate.
A dispetto delle (belle) apparenze, il nuoto sincronizzato è invece uno sport indicato per tipette toste: per esibirsi in questi balletti acquatici, sia individuali sia di squadra, servono ore di allenamento, tecnica e disciplina. Oltre a un’ottima musicalità visto che le coreografie sono, appunto, a ritmo di musica. A ripagare la fatica, però, ci sono tanti altri aspetti positivi: è un’attività davvero completa e consente di sviluppare più capacità. A cominciare dai polmoni: le atlete in gara, ad esempio, dei quattro minuti di performance, ben tre li trascorrono in media sott’acqua. Per non parlare dei muscoli e della potenza: le sincronette – così si chiamano le ragazze che praticano il nuoto sincronizzato – vengono valutate anche per forza e altezza di ogni figura, oltre che per la grazia e l’espressione artistica. Senza mai toccare, ovviamente, il fondo o i bordi della piscina.
A quale età iniziare?
Le bambine possono avvicinarsi a questo sport già dai cinque anni di età: per le piccole gli allenamenti sono naturalmente un gioco, ma presto questi pesciolini si trasformano in meravigliose sirene. Negli ultimi anni, poi, il nuoto sincronizzato è tornato prepotentemente di moda e sono ormai numerose le piscine che offrono questo tipo di corsi.