La plastica è ormai dappertutto, è un dato di fatto. Addirittura, è all’interno del nostro corpo. Come possiamo proteggerci da questa onnipresente e sgradita presenza? Le risposte utili a mettere a punto una strategia “antiplastica” arrivano  da medici e pediatri. Gli esperti hanno stilato un vademecum all’interno dell’iniziativa ‘Campagna nazionale per la prevenzione dei rischi per la salute derivanti dall’esposizione alla plastica’.
L’obiettivo del progetto è diffondere l’informazione tra il corpo medico e i pazienti, attraverso documenti e linee guida per ridurre l’esposizione alle sostanze tossiche rilasciate dalla plastica e a comprenderne appieno i rischi. Rischi più elevati quando l’esposizione avviene durante la gravidanza e nell’infanzia. Per non parlare poi dell’ambiente, sempre più minacciato da rifiuti che alterano gli ecosistemi.

I dottori promotori dell’iniziativa
La campagna, come riporta Adnkronos, è promosso dall’Associazione Medici per l’Ambiente Isde Italia e dalla Rete Italiana Medici Sentinella. Collaborano strettamente la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), l’Associazione Medici Endocrinologi (Ame), l’Associazione Culturale Pediatri (Acp), la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), la Società Italiana di Pediatria (Sip), Choosing Wisely Italy e la Facoltà di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Pollenzo (Cn).

Il vademecum dei medici
I consigli pratici contenuti nel vademecum sono tutto sommato semplici. Metterli in pratica farà bene alla salute e al pianeta. 

  • Scegli oggetti non in materiale plastico e abolisci completamente quelli usa e getta. Verifica che i prodotti che acquisti (vestiti, tessuti, cosmetici etc.) non contengano plastica. Ricordati che le microplastiche si assorbono anche attraverso la pelle.
  • Elimina l’acqua in bottiglie di plastica e bevi quella del rubinetto. In 1 litro di acqua in bottiglia – avvertono gli esperti – si trovano circa 5 milioni di microplastiche.
  • Cerca negozi che vendono prodotti alimentari e per l’igiene sfusi e scegli confezionamenti green e riutilizzabili (carta, cartone, alluminio). Acquista frutta e verdura dai contadini locali, ai mercati e dai gruppi di acquisto solidali ormai presenti in moltissimi Comuni. Varia il più possibile la dieta giornaliera.
  • Per lo smaltimento utilizza gli appositi contenitori per la plastica in casa e fuori. Non buttare mai la plastica nell’ambiente.

Una “missione” importantissima
Perché è così importante impegnarsi a ridurre l’uso della plastica? La risposta è che la nostra salute ne trae beneficio. Il contatto con le sostanze tossiche rilasciate dalla plastica può arrecare danni gravi alla salute, specialmente se queste sostanze sono trasportate dalle microplastiche. Non tutti sanno che queste penetrano nel nostro organismo attraverso il consumo di alimenti, bevande in bottiglie di plastica, tessuti sintetici, cosmetici, detergenti e anche giocattoli.
Le numerose sostanze chimiche presenti in questi materiali possono causare interferenze endocrine, con conseguenti effetti negativi. Quindi, ridurre l’uso della plastica è una scelta saggia per fare del bene a noi stessi e al nostro ambiente.