L’ipotesi di trovare presto acqua sulla superficie della Luna sembra essere sempre più vicina. Le ultime ricerche, tra cui uno studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society da due ricercatori del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa hanno infatti evidenziato la presenza di rocce e crateri che creano piccole zone d’ombra dove l’acqua resiste sotto forma di brina. Come riferisce l’Ansa, citando Bjorn Davidsson e Sona Hosseini, i due autori dello studio, a mano a mano che queste zone vengono esposte alla luce solare l’acqua evapora nell’esosfera lunare (prodotta da tenui gas che agiscono come una sottile atmosfera), da dove poi ritorna ciclicamente in superficie accumulandosi nuovamente in altri luoghi che nel frattempo sono tornati in ombra.
Le ricerche proseguono
Per verificare questa teoria, Hosseini sta guidando un team con l’obiettivo di costruire sensori ultra-miniaturizzati per rilevare i deboli segnali del ghiaccio d’acqua. Le ricerche proseguono, insomma, aprendo anche le porte a nuovi filoni di studio, sempre ricordando la grande verità che dove c’è acqua c’è vita.