Nel variegato panorama dei purificatori d’acqua per uso domestico, i sistemi a osmosi inversa sono quelli che vantano la tecnologia più avanzata per il trattamento dell’acqua. Operano in base a un processo fisico e naturale, senza l’uso di sostanze chimiche. In natura esiste il processo dell’osmosi nelle cellule degli esseri viventi animali e vegetali. In questi apparecchi una membrana semi permeabile consente il passaggio della sola acqua, non facendo passare sostanze chimiche disciolte all’interno. Assicurano il più sofisticato livello di pulizia dell’acqua.
Ma anche tra i purificatori d’acqua a osmosi inversa esistono delle differenze significative. Ecco una breve guida di “consigli per gli acquisti”.

Sì e no
Qui di seguito qualche semplice regola per fare l’investimento migliore in termini di qualità, efficienza e durata del tempo: le indicazioni sono state messe a punto da IWM, azienda leader nel trattamento delle acque che produce e commercializza diverse soluzioni per purificare l’acqua a casa propria.

  • a serbatoio non pressurizzato
  • a lampada sterilizzatrice a raggi ultravioletti
  • a sistema di remineralizzazione dell’acqua e che sia naturale (esempio pietra di montagna)
  • a un sistema che possa garantire pH alcaline attorno a 7,4 (ricordarsi sempre che il 90% degli impianti producono acqua acida con pH molto basso)
  • a sistema di analisi e controllo della qualità dell’acqua costante
  • ai modelli che avvisano sullo stato di consumo dei filtri o della scadenza della manutenzione
  • ad apparecchi più moderni e sofisticati, che si gestiscono da smartphone con app dedicata
  • a modelli evoluti, che sono collegati con la centrale del centro assistenza che tiene costantemente monitorato il funzionamento
  • No a apparecchi pressurizzati o diretti (ormai obsoleti)