Sappiamo che l’acqua è un nutriente a tutti gli effetti e così, come per ogni altro alimento, occorre stare attenti non solo a quello che si mangia, ma anche a quello che si beve. Nel delicato periodo dell’infanzia una corretta idratazione è importantissima, proprio perchè l’acqua rappresenta il 75% dell’organismo dei piccoli in crescita. Fermo restando che bisogna farsi guidare dalle indicazioni dei pediatri per quanto riguarda la dieta dei bimbi, molti genitori si chiedono se è corretto o meno offrire l’acqua frizzante ai loro figli.

Fino a sei mesi niente acqua
Fino ai sei mesi di età, in linea generale, i neonati non hanno bisogno di bere acqua: la loro idratazione è garantita dal latte. Poi, quando inizia lo svezzamento e all’incirca verso l’anno, si può introdurre l’acqua nelle loro abitudini  alimentari. Se l’acqua naturale non ha nessuna controindicazione – a patto che sia pura e con il corretto apporto di sali minerali per le varie fasce di età – si può dire lo stesso dell’acqua frizzante? Ovviamente si parla di bimbi più grandicelli, non di bebè che devono consumare solo acqua liscia. Spesso i ragazzini la preferiscono a quella naturale per il suo sapore “piccantino”, e l’acqua frizzante non ha vere e proprie controindicazioni. Potrebbe in alcuni casi – specie nei più piccoli – favorire l’insorgenza delle coliche dovute alla presenza di anidride carbonica oppure provocare una sensazione di sazietà che fa sì che i ragazzini non abbiano poi appetito. Ma, a parte queste considerazioni, i piccoli possono bere acqua frizzante con moderazione – anche perchè non devono perdere il “gusto” di quella naturale – e non esclusivamente.

Ottima alternativa alle bibite
L’acqua frizzante, però, è davvero un’ottima alternativa alle bibite gassate, spesso ricche di zuccheri, additivi e altamente caloriche. Perciò, a maggior ragione quando i bambini crescono e hanno voglia di scoprire nuovi sapori, l’acqua con le bollicine è una buona soluzione al posto di bibite industriali.