Sono gli esperti del Crea – il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari – a segnalare gli 11 falsi miti legati all’acqua. E lo fanno approfondendo l’argomento in un documento molto più ampio, le Linee guida per una sana alimentazione, un documento di oltre 200 pagine che ha l’obiettivo di essere il più autorevole riferimento in Italia in fatto di nutrizione. Proprio qui sono indicate con chiarezza le false credenze di molti noi in merito al consumo di acqua. Eccole.

Non è vero che..
1. Non è vero che l’acqua debba essere bevuta al di fuori dei pasti. Anche se si eccede nella quantità, il massimo che può succedere è che si allungheranno di un poco i tempi della digestione (per una diluizione dei succhi gastrici), ma una adeguata quantità di acqua (non oltre i 600-700ml) è utile perché migliora la consistenza e la diluizione degli alimenti ingeriti con conseguente migliore digestione e assorbimento.
2. Non è vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene energia e le variazioni di peso dovute all’ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli.
3. Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica, quando non sia dovuta a particolari patologie, dipende dal sale o da altre sostanze contenute negli alimenti, non dal- la quantità di acqua che ingeriamo.
4. Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”. I sali contenuti nell’acqua e l’acqua stessa favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell’organismo. Nei bambini, in particolare, sarebbe bene non utilizzare esclusivamente acque oligominerali, ma bisognerebbe alternarle con quelle più ricche di minerali.
5. Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito dal nostro organismo. La capacità dell’intestino di assorbire il calcio contenuto nell’acqua (spesso presente in quantità consistente) è simile a quella del calcio contenuto nel latte e prodotti lattiero-caseari.
6. Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione dei calcoli renali. Le persone predisposte a formare questo tipo di calcoli devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi: anzi, ricordiamo che anche le acque minerali ricche di calcio possono costituire al riguardo un fattore protettivo.
7. Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Né l’acqua naturalmente gassata, né quella addizionata con anidride carbonica creano problemi alla salute, anzi l’anidride carbonica migliora la conservabilità del prodotto. Solo quando la quantità di gas è molto elevata, si possono avere lievi sintomi in individui che già soffrono di disturbi gastrici e/o intestinali per la temporanea pressione a livello dell’apparato gastrointestinale.
8. Non è vero che bere acqua fredda faccia male; anzi è piacevole quando fa caldo. L’importante è farlo lentamente per evitare congestioni.
9. Non è vero che uno o due bicchieri di acqua tiepida bevuti a digiuno purifichino l’organismo. Male certamente non fanno, ma una pratica del genere non serve a nulla.
10. Non è vero che le acque a basso contenuto di sodio siano utili per chi soffre di ipertensione. Il sodio con- tenuto nelle acque è in quantità talmente bassa che la sua assunzione è irrilevante sia riguardo alla salute che riguardo all’estetica.
11. Non è vero che si perde acqua solo quando fa molto caldo. Anche quando fa molto freddo e l’aria che inspiriamo è particolarmente secca, espiriamo comunque aria umida (vapore) quindi perdiamo acqua ad ogni respiro.