Una domanda che si fanno tutti i consumatori è: l’acqua potabile è sempre potabile, o meglio ancora, è sana? Ci si può fidare? La riposta è necessariamente articolata. Fermo restando che le acque pubbliche italiane sono controllate, è altrettanto vero che talvolta accade che i limiti di legge per la presenza di sostanze indesiderate nelle acque potabili vengano superati. In questi casi, è frequente che le autorità dispongano deroghe ad hoc per continuare a fornire acqua.

L’acqua, quindi, diventa “potabile per deroga” o per “decreto”. In Italia, questo fenomeno ha portato negli ultimi trent’anni a una certa diffidenza verso l’acqua del rubinetto e ha spinto verso consumi sempre più elevati di acqua in bottiglia o in contenitori di plastica. Con costi spesso insostenibili per le famiglie. Come conseguenza, e grazie al diffondersi di una maggiore sensibilità ambientale, le famiglie più “tecnologiche” negli ultimi anni si sono orientate verso alternative sicure e green. 

Cresce la domanda di depuratori domestici

In un simile contesto, è cresciuta notevolmente la richiesta di depuratori domestici. Segno e conferma evidente che al mondo tutto si evolve e le abitudini cambiano. Azienda primaria in Italia (forse la prima nata) è la IWM di Milano Cinisello Balsamo che per prima in Europa ha sviluppato e applicato la tecnologia della purificazione dell’acqua con la tecnica dell’osmosi inversa per l’uso alimentare e domestico. La presenza di cloro, sostanza cancerogena ma utile per eliminare batteri e microrganismi, o l’alta quantità di scorie e calcare danno all’acqua un sapore sgradevole. Un gusto che gli italiani, salutisti per antonomasia e amanti della cucina di qualità, non amano e non desiderano far bere ai loro figli.

Il purificatore d’acqua “OSMOTIC” entrerà anche in casa vostra … prima o poi.
Allora…meglio prima che poi!