Un bel sorso d’acqua e, subito dopo, una raffica di colpi di tosse, per “correggere” il cammino sbagliato preso dal liquido, incamminato verso i polmoni. L’acqua che va di traverso è un’esperienza piuttosto comune, ma non per questo meno spiacevole o (quando la cosa accade in pubblico) imbarazzante. Addirittura, nei casi più “gravi”, quando il sorso era molto abbondante, può dare luogo a un tale spavento da sconfinare nell’attacco di panico. Ma perché succede che l’acqua (o anche il cibo) vada di traverso? In sostanza, perché il delicato processo di deglutizione non è avvenuto correttamente, nel senso che il cibo presente nella faringe non ha imboccato la strada per l’esofago, ma quella della laringe, ovvero delle vie respiratorie.

Comune ma fastidioso
Come dicevamo, si tratta di un’evenienza comune, che però deve far suonare un campanello d’allarme quando è molto, molto ricorrente e soprattutto quando si verifica in condizioni di tranquillità. Esclusi questi casi, che riguardano soprattutto persone anziane o con danni neurologici, di solito l’acqua va di traverso perché si beve un sorso troppo grande o senza prestare attenzione al gesto. Certo, per bere non si deve necessariamente essere seduti, fermi e concentrati, ma è meglio evitare di farlo camminando, muovendo la testa o assumendo liquidi troppo freddi. Quando succede, l’organismo si difende con ripetuti colpi di tosse, riflesso involontario che di solito in meno di un minuto risolve tutto.