S entiamo spesso ripetere che l’acqua è in assoluto la migliore bevanda per il nostro organismo. Ed è assolutamente vero, tranne che… per i neonati. I piccolissimi, infatti, non dovrebbero assumere altri liquidi oltre il latte materno. Lo confermano il Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che raccomandano infatti di aspettare i sei mesi di età prima di offrire l’acqua ai bebè. Ma perchè?
Prima il latte
Questo consiglio si basa su diverse considerazioni importanti per la salute dei neonati:
- Il latte materno, o il latte artificiale, dovrebbero essere l’alimento esclusivo nei primi 6 mesi di vita. Attraverso l’allattamento, infatti, il bambino riceve tutti i nutrienti di cui ha bisogno in questo delicato periodo, inclusi liquidi. L’allattamento al seno è particolarmente raccomandato perché offre numerosi benefici per la salute del neonato.
- Il latte materno è sufficiente, anche per la sete. Il latte contiene la quantità di acqua necessaria per soddisfare il fabbisogno idrico del neonato. Non è necessario somministrare acqua supplementare prima dei 6 mesi, a meno che un medico non lo consigli specificamente per situazioni particolari.
- Il latte è l’alimento più indicato per l’apparato digerente dei neonati. L’introduzione di acqua prima dei 6 mesi potrebbe influire negativamente sulla capacità di assorbire i nutrienti necessari.
Poi l’acqua
In sintesi, dai sei mesi di età va benissimo dare l’acqua ai neonati. Anzi, diventa essenziale per garantirne la salute e lo sviluppo ottimali. Questa indicazione si basa su solidi principi di nutrizione e sicurezza. Non ci sono infatti controindicazioni – a meno che non esistano direttive del medico – nel bere acqua. Anche quella del rubinetto, a condizione che sia leggera, pura, sana e dal corretto pH, come quella assicurata dai purificatori a osmosi inversa di IWM. Naturalmente, a maggior ragione visto che si tratta di bambini piccolissimi, è sempre importante consultare il pediatra per le raccomandazioni specifiche su ogni singolo caso.